Sono un po' emozionata mentre scrivo questo post perché è la prima recensione del blog, quindi ho passato 4-5 giorni a litigare con blogger per avere un'impaginazione soddisfacente, perché volevo fosse tutto perfetto, ma non so se ho raggiunto l'obiettivo. C'è ancora qualcosa che non mi convince :P
Ma prima di passare al contenuto del post vero e proprio voglio ringraziarvi di cuore per la calorosa accoglienza che mi avete riservato. Ero abbastanza intimorita dall'apertura di questo nuovo blog e all'idea di ricominciare e il vostro affetto e il vostro supporto hanno reso tutto più semplice e bello. Grazie di cuore :-)
In realtà, questo post sarebbe dovuto arrivare molto prima, ma negli ultimi giorni ho finito di fare qualche modifica/aggiunta alla grafica, sistemato delle cosette, e quindi c'è voluto più del previsto. Poi, avrei dovuto recensire un altro libro, ma visto che è il primo post vero e proprio del blog e ci tenevo a iniziare con un romanzo che mi era piaciuto, quando ho terminato quello che avevo in lettura, ho deciso di partire con quello.
Così, dopo tutte queste peripezie, oggi vi lascio la mia opinione su bel libro fantasy che ho finito di leggere domenica e che ho veramente adorato. Sicuramente molti di voi ne avranno sentito parlare per via del film d'animazione diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dal fenomenale Studio Ghibli, con le cui immagini ho arricchito la recensione; ma, da quanto ho visto dal trailer e da qualche commento che ho letto in giro, si discosta parecchio dalla storia originale. Si tratta de Il Castello errante di Howl di Diana Wynne Jones, di cui non vedo l'ora di leggere i seguiti.
Così, dopo tutte queste peripezie, oggi vi lascio la mia opinione su bel libro fantasy che ho finito di leggere domenica e che ho veramente adorato. Sicuramente molti di voi ne avranno sentito parlare per via del film d'animazione diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dal fenomenale Studio Ghibli, con le cui immagini ho arricchito la recensione; ma, da quanto ho visto dal trailer e da qualche commento che ho letto in giro, si discosta parecchio dalla storia originale. Si tratta de Il Castello errante di Howl di Diana Wynne Jones, di cui non vedo l'ora di leggere i seguiti.
Il castello errante di Howl
♦ Howl Series #1 ♦
♦ Howl Series #1 ♦
Diana Wynne Jones
Editore: Kappalab | Collana: Novel
Editore: Kappalab | Collana: Novel
ISBN: 9788898002078 | Prezzo: € 15.00 (c) - € 3.49 (e)
Pagine: 245 p. | Genere: Romanzo Fantasy | Anno: 2013
La giovane Sophie vive a Market Chipping, nel lontano e bizzarro paese di Ingary, un posto dove può succedere di tutto, specialmente quando la Strega delle Terre Desolate perde la pazienza. Sophie sogna di vivere una grande avventura, ma da quando le sorelle se ne sono andate di casa e lei è rimasta sola a lavorare nel negozio di cappelli del padre, le sue giornate trascorrono ancor più tranquille e monotone. Finché un giorno la perfida strega, per niente soddisfatta dei cappelli che Sophie le propone, trasforma la ragazza in una vecchia. Allora anche Sophie è costretta a partire, e ad affrontare un viaggio che la porterà a stipulare un patto col Mago Howl, a entrare nel suo castello sempre in movimento, a domare un demone, e infine a opporsi alla perfida Strega.
La mia recensione
È difficile parlare di un libro quando non ti è piaciuto particolarmente, ma è ancora più difficile parlare di un libro che ha conquistato il tuo cuore e che hai amato alla follia. Ebbene, il bellissimo romanzo di Diana Wynne Jones mi ha stregato e tenuto incollata alle pagine come non mi succedeva da tempo, guadagnandosi un posto nella lista dei miei libri preferiti. Il castello errante di Howl, primo volume di una serie fantasy che ha tutte le carte in regola per entrare di diritto nella categoria delle favole moderne, è stato una vera sorpresa. Incantato, ironico e avventuroso. Una storia in cui si vorrebbe continuare a vivere per sempre.
La trama è semplice, ma nasconde tanti piccoli dettagli che la rendono allo stesso tempo ricca. Sophie, ragazza timida e zelante, dopo la morte del padre, si ritrova a lavorare nella cappelleria di famiglia per mantenersi. Le due sorelle minori, Martha e Lettie, sono andate a prestare servizio rispettivamente nella pasticceria più frequentata del paese e nella casa di una maga per imparare le arti magiche, ma Fanny, la sua matrigna, gestisce ancora il negozio di cappelli e fa lavorare la dolce ragazza senza sosta. La sua vita non è certo interessante, anzi è così monotona e grigia che dopo un po' di tempo anche lei sembra assumere una sfumatura grigiastra e insignificante. Tutto il giorno chiusa nel laboratorio a cucire cappelli, non può certo aspettarsi molte sorprese, ma quando la terribile Strega delle Terre Desolate entra in negozio e le lancia addosso una maledizione che la trasforma in una vecchia tutto cambia. Decide di andarsene da lì e si incammina in cerca del suo destino e anche di aiuto, e si imbatte nel luogo più spaventoso che potesse capitarle: il castello errante, proprietà di un giovane e affascinante mago perfido e divoratore di cuori, Howl. Ma scoprirà che dietro le apparenze c'è un mondo tutto da scoprire...
Se, leggendo il mio breve e lacunoso riassunto, pensate che questa sia la solita storia alla Cenerentola, beh, devo deludervi perché è tutt'altro. L'eroina del libro, Sophie, è tutto fuorché in cerca del principe azzurro e sa cavarsela benissimo da sola. Magari la base presenta qualche sfumatura comune a questo tipo di tradizione, ma questa è una storia del tutto nuova e completamente originale. Diana Wynne Jones è riuscita a dare vita a un mondo magico e incantato, sì, ma mai così realistico. Ci si immedesima immediatamente nei personaggi della storia e non si può far a meno di entrare in empatia con la protagonista, che seguiamo in un viaggio fantastico dove il limite tra realtà e fantasia è veramente sottile.
Che cosa ho amato di questo romanzo? In verità, tutto perché rientra perfettamente nelle mie corde. Dallo stile semplice e coinvolgente agli elementi tipici della favola ripresentati dall'autrice con originalità e innovazione, dall'ambientazione caratteristica e colorata alla tipologia di magia descritta, dai dialoghi intrisi di ironia e quotidianità alle descrizioni mai pesanti, dalla trama ricca di colpi di scena alla profondità dei temi trattati celati dietro il velo metaforico della fantasia.
Ma, a parer mio, il punto forte del libro, la magia unica che attanaglia il lettore e lo costringe a immergersi nella storia fino all'ultima parola è la caratterizzazione dei personaggi. Non posso nasconderlo, senza quei personaggi non sarebbe stato lo stesso. A cominciare da Sophie, che durante lo svolgersi dei capitoli cresce e matura fino a trasformarsi da adolescente piena di timori e insicurezze che preferisce nascondersi piuttosto che rischiare a giovane donna coraggiosa e caparbia che non esita a mettersi in gioco e a tentare il tutto per tutto per salvare la situazione, e proseguendo con Howl, uno dei personaggi maschili più deliziosamente contraddittori che io abbia mai incontrato, uno di quelli che fa saltare i nervi un capitolo sì e l'altro anche, ma di cui alla fine si capisce di non poter fare a meno perché dietro l'apparenza arrogante, egoista e sarcastica si cela un cuore d'oro. E tutti i secondari, dal primo all'ultimo, non sono da meno: il demone del fuoco Calcifer, con la sua tenerezza e il suo desiderio di libertà; l'apprendista Michael, con il suo carattere entusiasta dettato dalla giovane età, o le due sorelle di Sophie, entrambe in cerca del percorso giusto per vivere al meglio. Una carrellata di personaggi sorprendenti e mai stereotipati che fanno ridere, commuovere e divertire.
Uno degli aspetti che ho amato di più è il rapporto che si instaura tra Sophie e Howl. Entrambi devono capire che per vivere davvero bisogna correre dei rischi, entrambi sono testardi, entrambi sono in cerca di quel qualcosa che li faccia finalmente sentire al posto giusto ed entrambi riescono alla fine a guardare oltre il proprio naso. Non posso dire che ci sia romanticismo in questa storia, perché di fatto non ce n'è, cioè non in modo visibile, eppure il legame tra i due protagonisti cresce a poco poco, confondendoli, rivelandosi solamente alla fine per quello che è veramente. Il continuo battibeccare, la continua e reciproca insofferenza sono solo sottolineature di un sentimento acerbo che deve trovare il modo di venire a galla e a me questo fattore piace moltissimo.
Questo libro è una sorta di viaggio dell'eroe, dove una ragazza insicura deve scoprire come acquistare sicurezza e diventare la persona che desidera, e può riuscirci solo con le sue forze. Sophie è un'eroina moderna che non si lascia abbattere dagli ostacoli e dalle interferenze e che accetta il suo destino in modo maturo, consapevole che per risolvere i problemi bisogna sempre e comunque andare avanti e che ogni situazione va osservata da diversi punti di vista. Ma è anche un meraviglioso viaggio nella fantasia dell'autrice, che trasporta il lettore in un variopinto universo magico dove esiste una castello errante, che vola nel cielo e sbuffa fumo dai tanti comignoli sul tetto, la cui porta è un accesso incantato a tante dimensioni e che può essere nello stesso momento in tanti luoghi diversi. Un trionfo dell'illusione perfettamente riuscito.
Consiglio assolutamente questo libro ai ragazzi e agli adulti che desiderano traslocare per un po' in un mondo fantastico dove niente è come sembra e dove le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Soprattutto a coloro che amano la narrativa fantastica e le storie dal sapore tradizionale. Non ve ne pentirete. Il castello errante di Howl vi trascinerà nel suo incanto.
Se, leggendo il mio breve e lacunoso riassunto, pensate che questa sia la solita storia alla Cenerentola, beh, devo deludervi perché è tutt'altro. L'eroina del libro, Sophie, è tutto fuorché in cerca del principe azzurro e sa cavarsela benissimo da sola. Magari la base presenta qualche sfumatura comune a questo tipo di tradizione, ma questa è una storia del tutto nuova e completamente originale. Diana Wynne Jones è riuscita a dare vita a un mondo magico e incantato, sì, ma mai così realistico. Ci si immedesima immediatamente nei personaggi della storia e non si può far a meno di entrare in empatia con la protagonista, che seguiamo in un viaggio fantastico dove il limite tra realtà e fantasia è veramente sottile.
Che cosa ho amato di questo romanzo? In verità, tutto perché rientra perfettamente nelle mie corde. Dallo stile semplice e coinvolgente agli elementi tipici della favola ripresentati dall'autrice con originalità e innovazione, dall'ambientazione caratteristica e colorata alla tipologia di magia descritta, dai dialoghi intrisi di ironia e quotidianità alle descrizioni mai pesanti, dalla trama ricca di colpi di scena alla profondità dei temi trattati celati dietro il velo metaforico della fantasia.
Ma, a parer mio, il punto forte del libro, la magia unica che attanaglia il lettore e lo costringe a immergersi nella storia fino all'ultima parola è la caratterizzazione dei personaggi. Non posso nasconderlo, senza quei personaggi non sarebbe stato lo stesso. A cominciare da Sophie, che durante lo svolgersi dei capitoli cresce e matura fino a trasformarsi da adolescente piena di timori e insicurezze che preferisce nascondersi piuttosto che rischiare a giovane donna coraggiosa e caparbia che non esita a mettersi in gioco e a tentare il tutto per tutto per salvare la situazione, e proseguendo con Howl, uno dei personaggi maschili più deliziosamente contraddittori che io abbia mai incontrato, uno di quelli che fa saltare i nervi un capitolo sì e l'altro anche, ma di cui alla fine si capisce di non poter fare a meno perché dietro l'apparenza arrogante, egoista e sarcastica si cela un cuore d'oro. E tutti i secondari, dal primo all'ultimo, non sono da meno: il demone del fuoco Calcifer, con la sua tenerezza e il suo desiderio di libertà; l'apprendista Michael, con il suo carattere entusiasta dettato dalla giovane età, o le due sorelle di Sophie, entrambe in cerca del percorso giusto per vivere al meglio. Una carrellata di personaggi sorprendenti e mai stereotipati che fanno ridere, commuovere e divertire.
Uno degli aspetti che ho amato di più è il rapporto che si instaura tra Sophie e Howl. Entrambi devono capire che per vivere davvero bisogna correre dei rischi, entrambi sono testardi, entrambi sono in cerca di quel qualcosa che li faccia finalmente sentire al posto giusto ed entrambi riescono alla fine a guardare oltre il proprio naso. Non posso dire che ci sia romanticismo in questa storia, perché di fatto non ce n'è, cioè non in modo visibile, eppure il legame tra i due protagonisti cresce a poco poco, confondendoli, rivelandosi solamente alla fine per quello che è veramente. Il continuo battibeccare, la continua e reciproca insofferenza sono solo sottolineature di un sentimento acerbo che deve trovare il modo di venire a galla e a me questo fattore piace moltissimo.
Questo libro è una sorta di viaggio dell'eroe, dove una ragazza insicura deve scoprire come acquistare sicurezza e diventare la persona che desidera, e può riuscirci solo con le sue forze. Sophie è un'eroina moderna che non si lascia abbattere dagli ostacoli e dalle interferenze e che accetta il suo destino in modo maturo, consapevole che per risolvere i problemi bisogna sempre e comunque andare avanti e che ogni situazione va osservata da diversi punti di vista. Ma è anche un meraviglioso viaggio nella fantasia dell'autrice, che trasporta il lettore in un variopinto universo magico dove esiste una castello errante, che vola nel cielo e sbuffa fumo dai tanti comignoli sul tetto, la cui porta è un accesso incantato a tante dimensioni e che può essere nello stesso momento in tanti luoghi diversi. Un trionfo dell'illusione perfettamente riuscito.
Consiglio assolutamente questo libro ai ragazzi e agli adulti che desiderano traslocare per un po' in un mondo fantastico dove niente è come sembra e dove le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Soprattutto a coloro che amano la narrativa fantastica e le storie dal sapore tradizionale. Non ve ne pentirete. Il castello errante di Howl vi trascinerà nel suo incanto.
Momo
Anche a me è piaciuto e da poco ho recensito il secondo volume della serie. Molto carino anche quello!
RispondiEliminaCiao Ile ^.^
EliminaSì, me lo ricordo. Infatti, è grazie a te se mi sono ricordata di iniziare questa serie che volevo leggere da taaanto tempo!
Ciao carissima! Non fare più modifiche qui è tutto perfetto, davvero ;-)
RispondiEliminaAdoro Miyazaki, ma lo sai che non ho visto questo lungometraggio? E direi che ho fatto bene, perché mi sono innamorata della tua recensione, mi sa che questa storia è anche nelle mie corde, avventura, magia, colpi di scena e un'eroina dalla dura corazza, sembrerebbe! Be' grazie mille Ancella ma finisce diritto in wishlist!
Ciao Jerry :-)
EliminaOh, ti ringrazio *.* sono contenta che la pensi così!
Neanche io ho visto ancora il film perché se si tratta di una trasposizione cerco sempre di leggere prima la storia originale e la maggior parte delle volte faccio bene. Ma ho piena fiducia in Miyazaki, i suoi film sono pura magia, quindi penso che il lungometraggio, seppur diverso dal libro, mi piacerà ugualmente.
Felice di averti fatto allungare la wishlist :D spero piacerà anche a te quanto è piaciuto a me!
Ciaoooo il tuo blog è del mio colore preferito! Ben organizzato, è un piacere entrarci :-)
RispondiEliminaCiao ^.^
EliminaMa grazie mille *.* ne sono davvero felice!
A presto e grazie per la visita!
Dalla recensione sembra un libro molto interessante, ma purtroppo non è il mio genere preferito e sono un pò titubante.
RispondiEliminaCiao Arianna :-)
EliminaSì, il libro è molto bello, anche per chi non ama particolarmente il fantasy, credimi. Se decidi di dargli una possibilità, poi fammi sapere che ne pensi!